Razer Kishi è il nuovo gamepad da smartphone da utilizzare tutti i giorni, la soluzione ideale per l’utente che vuole giocare con il proprio smartphone, godendo anche delle comodità di un gamepad in stile PS4/Xbox One.

Razer Kishi: design e ergonomia

Esteticamente l’accessorio è decisamente portabile, sta tranquillamente in una mano, una volta chiuso, e non presenta dimensioni particolarmente elevate. Il materiale costruttivo è plastico, con le mani sudate potreste fare leggermente fatica ad utilizzarlo, ma comunque come qualità costruttiva è abbastanza soddisfacente.

Nella parte centrale troviamo una porta USB di tipo C, alla quale noi dovremo andare a collegare lo smartphone, da utilizzare poi per giocare. Aprirlo è semplicissimo, nella parte posteriore sono posizionate due levettine su cui far forza per allargarlo, tutto è regolato da un sistema a molla facilmente utilizzabile da ognuno di noi. I dispositivi che potremo andare ad alloggiarvi devono necessariamente rientrare entro le seguenti dimensioni: altezza 145,3 – 163,7 millimetri, larghezza 68,2 – 78,1 millimetri e profondità 7,0 – 8,8 millimetri.

Nella parte anteriore troviamo due stick per i movimenti, un tasto funzione, 4 tasti in stile Xbox One/PS4 (feedback cliccabile abbastanza buono, ricordano le console, e sono abbastanza saldi in posizione), 4 levette per spostarci all’interno del menù, il tasto per tornare indietro e per tornare alla home dell’applicazione, nonché i classici R1/R2 e L1/L2 posti superiormente (feedback solido e appagante, posizionati perfettamente).

L’impugnatura è ergonomica, anche se comunque le dimensioni, con smartphone annesso, appaiono decisamente generose, proprio perché i display dei dispositivi di ultima generazione si avvicinano quasi ai 7 pollici, e considerato il rapporto d’aspetto 20:9/19:9 sono anche molto lunghi.

 

Hardware e funzionalità

Il Razer Kishi non presenta una batteria integrata, ciò sta a significare che utilizzerà il componente dello smartphone; nella parte inferiore è comunque posizionata una USB di tipo C, da utilizzare per ricaricare il device mentre si sta giocando. Non abbiamo comunque notato consumi maggiorati della batteria dello smartphone, se non ovviamente quanto previsto dal gaming.

Per sfruttarlo appieno sarà necessario installare l’applicazione proprietaria che fungerà da tramite tra il device ed il Razer Kishi (è scaricabile gratuitamente dal Play Store). Non tutti i giochi sono compatibili, solamente quelli che troverete elencati al suo interno; dalla stessa, comunque, si potranno anche scoprire i titoli utilizzabili, in modo da non avere dubbi su quali effettivamente installare.

L’effetto visivo e tattile ricorda molto la PS Vita, senza però arrivare allo stesso feeling garantito dalla PSP, più compatta e solida della versione successiva.

 

Razer Kishi: conclusioni

Il Razer Kishi appare sicuramente come un buonissimo accessorio che acquisteremmo, in quanto rappresenta una comodità assoluta da utilizzare precisamente con tutti quei titoli effettivamente molto scomodi da giocare utilizzando il touchscreen (ad esempio Call of Duty Mobile).

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