Gli smartphone, ormai è appurato, emettono radiazioni elettromagnetiche potenzialmente in grado di causare danni all’organismo del consumatore che ne rimane effettivamente esposto per lungo tempo.

Prima di creare inutili allarmismi, è doveroso sottolineare come il collegamento non sia valido a prescindere, in altre parole non necessariamente vi ammalerete se utilizzerete uno smartphone, ma è comunque presente una piccolissima percentuale di probabilità che ciò accada.

L’unica cosa che possiamo fare, dato che obiettivamente i device mobile sono indispensabili per la maggior parte di noi, è cercare di ridurre l’esposizione; acquisisce importanza, quindi, il nostro vademecum, pochi punti che possono aiutarvi a comprendere e superare il problema.

 

Radiazioni smartphone: il vademecum da tenere a mente

  • Utilizzare auricolari durante le chiamate – il momento peggiore, in termini di emissione di radiazioni, è proprio mentre lo smartphone sta sostenendo una chiamata. Il consiglio è di utilizzare auricolari con filo (se proprio non li avete, vanno bene anche bluetooth), oppure di mantenere il device a qualche centimetro dall’orecchio.
  • Non tenere lo smartphone acceso sul comodino o ancora peggio sotto il cuscino – mentre il nostro organismo si rigenera è più vulnerabile, per questo è assolutamente sconsigliato tenere vicino a noi il device, ovviamente se acceso.
  • Non tenere lo smartphone attaccato al corpo – se siete soliti tenerlo nella tasca dei pantaloni per lungo tempo, sappiate che potrebbe essere pericoloso, più strati avete di distanza, meglio è.
  • Non chiamare in auto – il telaio del mezzo funge da cassa di risonanza, di conseguenza potrebbe andare ad amplificare moltissimo il livello delle radiazioni emesse.
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