Bartolini

Che il virus sia tutt’altro che vinto è il parere di molti virologi ed esperti del settore. Gli atteggiamenti di moltissimi connazionali sono tipici di una pandemia morta e sepolta. Le risposte che indicano l’esatto contrario arrivano da più parti ogni giorno. Dopo il Focolaio nato a Roma pochi giorni fa in una casa di cura, è toccato ora alla città di Bologna. 64 dipendenti della ditta di trasporti Bartolini di Bologna sono risultati positivi. Oltre alla Bartolini sono stati riscontrati 10 casi anche in DHL e in TNT.

Le aziende hanno fatto sapere che resteranno comunque attive. Allo stato attuale sono 9 i sintomatici di cui 2 sottoposti a ricovero. Lo screening per cercare di confinare il contagio è stato esteso a 370 persone e, nei prossimi giorni, si temono nuovi positivi tra i contatti diretti dei contagiati delle aziende di trasporto menzionate. Secondo quando dichiarato dalla Bartolini, a dar vita al focoloio sarebbero stati lavoratori dei servizi logistici di magazzino di una ditta esterna.

Non tutte le condizioni di sicurezza erano rispettate

Bisogna partire dal presupposto che le regole vanno rispettate, proprio perchè il virus non è affatto vinto. Le prime informazioni rivelano una situazione di mancanze sotto il punto di vista della sicurezza. Non tutti portavano la mascherina, non era mantenuta e garantita la distanza di sicurezza e anche la pulizia dei locali e sanificazione presentava enormi lacune.

Questo è quanto è emerso da un sopralluogo effettuato a sorpresa dall’Ausl nel magazzino Bartolini alle Roveri. Ribadendo per l’ennesima volta che il virus non è vinto vi invitiamo a consultare il nostro sito per tutti gli aggiornamenti in merito.

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