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Google, come molte altre società che lavorano nello stesso settore, sono state accusate più e più volte di una raccolta dati a tutto tondo sugli utenti. Che l’uso di questi dati sia stato usato a fin di bene, in modo sbagliato, a favore dell’utente stesso o venduti al primo offerente, non è il punto della questione. È sempre sembrato un attacco alla privacy, ma ci potrebbe essere una svolta epocale in merito.

Google sta modificando le proprie impostazioni sulla privacy con lo scopo di raccogliere, ma soprattutto tenere, meno dati sugli utenti. Non sarà un’impostazione da attivare in seguito e magari poco facile da trovare o intuitiva, ma sarà l’impostazione di default su tutti i dispositivi e servizi.

Questo processo dovrebbe già incominciato oggi, mercoledì 24 giugno. Ci sarà un’eliminazione automatica e non stop, continua, delle attività via web, ma anche tramite le applicazioni. In aggiunta ci sarà la cancellazione dei dati sulla posizione dopo 18 mesi. Google si è anche impegnati nell’informare tutti gli utenti.

 

Google: più privacy, meno dati

Si tratta del secondo atto di una politica già attuata a inizio anno dopo che erano stati introdotti nuovi controlli i quali però dovevano passare per una parte più attiva dell’utente stesso. Veniva offerte la possibilità di eliminare la cronologia delle posizione e di altri dati come le attività di YouTube, per esempio.

Ulteriormente, c’è una modifica che ha a che fare con una funzione entrata nell’occhio di ciclone di recente, la modalità in incognito. L’attivazione e la disattivazione di essa potrà avvenire in modo più semplificato in tutte i servizi che la hanno come opzione.

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