truffe call centerUltimamente si è iniziato a parlare di “vishing“, termine che detto così a crudo fa pensare a qualcosa di poco piacevole, ed in effetti lo è. Coniato per identificare un nuovo genere di truffe è sostanzialmente il metodo di attacco preferito dai finti tecnici che chiamano al telefono per propinare assurde promozioni. Tali presunte offerte sono un inganno che si può materializzare anche attraverso app di social marketing come SMS e WhatsApp. Il fine ultimo di tale sistema è quello di ottenere un contratto ad ogni costo. Spesso lo attiviamo senza volerlo, con pochi ma decisivi secondi di conversazione. Tanto basta per passare guai seri per parecchie settimane. Ecco cosa potrebbe succedere ed ovviamente come evitarlo.

 

Truffe al telefono: una frode viscida quella in uso contro i clienti TIM, WindTre e Vodafone

Senza voler negare che spesso gli informatori commerciali potrebbero salvarci economicamente la vita facendoci uscire da un circolo vizioso di tacita accettazione di tariffe a rialzo e rimodulazioni improvvise, è vero anche il contrario. In molti casi, infatti, il disinteresse del cliente contattato viene ripagato con l’inganno degli operatori telefonici. Riuscire a concludere un abbonamento o un’integrazione di servizio è l’obiettivo finale. Ci piaccia o meno faranno di tutto per farci cadere in trappola.

Non serve molto per ritrovarsi con un cambio gestore o nuova tariffa e servizio non richiesto. Un semplice assenso indiretto fatto da un “sì” o da un “no” è più che sufficiente. Senza nemmeno saperlo e naturalmente volerlo stipuliamo un contratto verbale senza consenso informato. Prendono la registrazione della nostra voce e la trasferiscono al sistema che forma gli accordi. In breve riceveremo dal nulla una bolletta aggiuntive o un rincaro per l’upgrade della linea Internet.

Per divincolarsi dalla morsa di questi soprusi è il caso di usare app di filtro come Truecaller per stroncare sul nascere una simile eventualità. Chi viene contattato sul telefono di casa e dispone di telefonia VoIP può intervenire alle impostazioni del router definendo una personale Black List di numeri sospetti che una volta segnalati al sistema non potranno più contattarci.

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