Esselunga-Conad-Carrefour-Amazon-crisi

Per chi pensava che fare la spesa online sarebbe stata una buona alternativa al recarsi presso il negozio fisicamente, negli ultimi mesi si sarà dovuto ricredere a fronte delle immani problematiche che si riscontrano nella  gestione di questo servizio, sia per i clienti sia per i vari gruppi.

Tra ritardi nelle consegne, costi per il trasporto e distribuzione degli ordini, non è stato certo un buon periodo per effettuare acquisti di beni necessari attraverso le piattaforme online.

A questo, si aggiunge anche l’aumento dei prezzi praticato da diverse catene: nel mirino dell’Antitrust sono finite precisamente Conad e Carrefour, insieme ad alcune cooperative Coop, che stando a quanto riportato avrebbero speculato sui bisogni dei cittadini aumentando arbitrariamente i prezzi di diversi beni essenziali.

Carrefour, Conad, Coop: la spesa online è più problematica di quanto si pensasse

Secondo quanto espresso nelle motivazioni che hanno portato l’Antitrust ad avviare gli accertamenti, la maggiorazione dei prezzi sarebbe andata dai 10 ai 50 centesimi in più rispetto ai prezzi dei medesimi prodotti prima del lockdown.

I centri coinvolti dalle indagini sarebbero i supermercati Carrefour, Lidl ed alcune cooperative Conad tra cui  Conad Sicilia, Conad nord-ovest. Anche alcune cooperative Coop sono oggetto di indagine come Coop Firenze, Coop Tirreno, Coop centro-Italia e Coop Liguria.

Anche Amazon, il sito di e-commerce più utilizzato dagli italiani, ha messo su un proprio spazio per vendere prodotti indispensabili alla vita di tutti i giorni. Amazon Pantry questo il suo nome, ha riscosso un discreto successo a inizio pandemia, ma gli utenti hanno ravvisato da subito come i costi fossero mediamente più alti rispetto a quelli praticati dai supermercati.

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