Paul Phillips è tetraplegico, paralizzato in gran parte del suo corpo, ha un movimento limitato nelle braccia e usa una sedia a rotelle motorizzata per spostarsi. Ma niente di tutto ciò gli impedisce di giocare con la sua Xbox.

Come molti altri, Phillips ha pensato che giocare non fosse un’opzione in quanto non poteva più afferrare un controller in mano con facilità. Attraverso alcune semplici modifiche, Phillips ha un controller personalizzato che gli permette di trascorrere un po’ di ore di spensieratezza. È tutto grazie all’ente benefico SpecialEffect. Lo hanno visitato in ospedale, hanno valutato ciò di cui aveva bisogno e gli hanno consigliato l’attrezzatura giusta.

Il mondo del gaming è accessibile anche ai diversamente abili, un’ente benefico l’ha reso possibile

SpecialEffect è stato istituito da Mick Donegan nel 2007. All’epoca lavorava in una scuola per disabili a Birmingham. L’obiettivo dell’organizzazione è consentire a quante più persone possibile di accedere facilmente ai videogiochi. Sono parte dell’associazione anche terapisti, e altri specialisti del settore. “Il gioco può essere incredibilmente d’aiuto. È una grande opportunità quella che abbiamo. Sviluppiamo costantemente competenze, stiamo riunendo sempre più team di specialisti per il maggior numero possibile di persone”.

“Il gioco è così importante per me perché mi ha dato un modo per godermi il tempo con i miei amici. Penso che sia davvero interessante perché puoi avere persone con disabilità diverse o nessuna disabilità che giocano tutti insieme“, hanno dichiarato alcuni di coloro che hanno provato le attrezzature ideate da quest’ente benefico. Si spera che le iniziative promosse da queste associazioni siano solo l’inizio e che tante altre organizzazioni si adoperino nella stessa direzione.

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