Il 5G sbarcherà a breve in molte città d’Italia, a seconda di quali operatori hanno puntato le proprie risorse su alcuni dei maggiori centri urbani del nostro Paese. Attualmente Tim e Vodafone stanno spingendo affinché il tutto risulti fruibile nel più breve tempo possibile, tanto da aver già pubblicato le prime offerte con i bundle compatibili con il 5G. D’altra parte, appare naturale questo atteggiamento, visto che i due operatori sono i più forti investitori nelle reti di quinta generazione: su un totale di 6,5 miliardi spesi, 2,4 ciascuno provengono proprio da Tim e Vodafone.

Eppure ci sono posti nel mondo in cui il 5G appare già una tecnologia superata, e si guarda al futuro della connettività. Parliamo ad esempio della Cina, del Giappone, o della Finlandia, dove scienziati, ingegneri e programmatori sono al lavoro per gettare le basi per la vera rivoluzione tecnologica, che arriverà fra un decennio con il 6G.

5G superato, ora si pensa alla next gen delle connessioni

Mika Rantakokko, uno dei più ferventi esperti mondiali in tema di connessioni, sta già progettando quella che sarà la sesta generazione di reti mobili. Le prospettive, a suo dire, sono incredibilmente promettenti, e potranno portare con sé quella vera rivoluzione che si attendeva con il 5G ma che non è ancora possibile ottenere con le tecnologie attuali.

Si parla di integrazione fra reale e virtuale come mai è accaduto sino ad ora, con un’Ombra digitale che seguirà gli utenti in qualunque momento essi lo desiderino, e la prospettiva di poter davvero interagire con ologrammi come si vedrebbe in un film di fantascienza.

Il futuro è ad un passo da noi. Dobbiamo solo saper attendere.

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