Radiazioni SAR: gli smartphone che emettono più onde elettromagnetiche

I vocaboli capaci di scatenare la preoccupazione istantanea nelle menti degli utenti sono diversi, tra questi rientrano anche le parole “onde” e ” elettromagnetiche“. Capaci di raccogliere sotto la loro ala tutta quella serie di traslazioni energetiche annesse alle variazioni di campo magnetico ed elettrico, i risvolti che esse provocano sia sull’uomo che sulle cose sono tangibili e, purtroppo, non un’invenzione legata a delle bufale.

Come ogni fenomeno con risvolti scientifici, in ogni caso, la possibilità di poterle studiare e conoscere ampiamente il loro effetti è possibile così da poter garantire all’uomo una sicurezza nella vita di tutti i giorni.

Onde elettromagnetiche: di cosa bisogna preoccuparsi?

Le onde elettromagnetiche, come preannunciato, possono infliggere danni sia sulle persone che sulle cose. Al fine di darli gli un nome, possiamo fin da subito appurare che la variante più pericolosa per l’uomo è quella rappresentata dalle onde in grado di compenetrare la materia biologica e interagire con essa stessa (raggi X e raggi UV). Mentre per questa categoria i risvolti sono noti e tangibili, per ciò che concerne le onde elettromagnetiche a lungo raggio (ad esempio quelle create dai telefoni), la discussione è diversa: ancora oggi il dibattito è ampiamente acceso, sebbene siano note diverse ricerche capaci di controbattere in maniera autorevole.

Diversi sono, invece, i risvolti di tali onde sugli oggetti: in questo caso gli apparecchi elettrici si configurano come i più soggetti in quanto costituti da materiali che percepiscono facilmente tali fenomeni. Non è un capriccio, infatti, che in volo il telefono venga fatto chiudere!

Articolo precedenteINTERNET via SATELLITE batte segnale WiFi e 4G: ecco perché
Articolo successivoCartelle esattoriali: addio debiti, arriva il condono tombale