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Tesla forse si ritroverà presto a doversi difendere, ma non sarà una causa normale. Si può pensare che il pomo della discordia tra la società in questione e chi vuole fare causa sia la non completa affidabilità dell’autopilota. No, neanche lontanamente. La causa collettiva che potrebbe partire si basa sulla superficialità di lavorazione e di costruzione del prodotto.

Non viene messa in discussione la tecnologia dietro i veicoli di Tesla, ma piuttosto il modo con cui sono stati costruiti nella catena di montaggio. Secondo alcuni acquirenti canadesi, il Canada è un ottimo mercato per questi veicoli, la qualità lascia molto a desiderare, soprattutto della verniciatura.

La causa è partita da un uomo che ha visto la propria verniciatura sparire in alcuni punti dopo solo sei mesi dall’acquisto di un Model 3. Non è ovviamente un caso isolato visto che in precedenza, proprio questo modello, era stato esposto a problemi di ruggine tanto che la compagnia ha dovuto trovare un modo per risolvere.

 

Tesla e la causa collettiva

Aspetto che ha fatto ancora più arrabbiare l’uomo proprietario della Model 3, forse l’aspetto che l’ha spinto a creare una causa collettiva, è il mancato rimborso della garanzia. Quest’ultima è di 3 anni e anche se il danno è comparso dopo 6 mesi, niente riparazione gratuita.

L’uomo, Jean-François Bellerose, sta ora cercando altri proprietari con lo stesso problema, o che hanno acquistato il modello in questione senza sapere dell’esistenza dell’inconveniente. La speranza è di ottenere una compensazione da Tesla per sostenere i costi di riparazione, e forse qualcosa di più.

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