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Dire che il 5G è già arrivato è giusto, ma va ancora molto esplorato prima di poter dire di averne anche solo utilizzato poco rispetto alle potenzialità che la rete offre. Sicuramente l’attuale emergenza globale sanitaria ha rallentato questo processo, ma ormai è in moto. Detto questo, si parla già di 6G, ma la realtà dei fatti è che quest’ultimo è ben lontano dall’essere introdotto, anche da Huawei.

Quando si parla di 5G, bisogna per forza di cose parlare di Huawei. Prima di essere un colosso del mercato degli smartphone, è bene ricordarsi che si tratta del leader mondiale in fatto di telecomunicazioni. La rete 5G di molti paesi si basa sulla loro tecnologia. Questo implica che quando si parla di 6G, le parole del CEO di Huawei vanno ascoltate.

 

Huawei e la sua posizione sul 5G e 6G.

Le parole di Ren Zhengfei, fondatore e CEO del colosso cinese:

“Il 5G è per il business delle imprese, questo è chiamato TOB, ed è il TOC per i consumatori. crediamo che l’utilizzo più grande adesso è trovato, che è per gli utenti commerciali a creare cose avanzate. Per esempio, la grande miniera aperta in Brasile può cambiare il mondo in cui il lavoro viene controllato a distanza. Grandi aziende possono adattarsi anche ad automazione 5G. I trattori possono essere in grado di coltivare la terra 24 ore, per quanto ricordi di riformare. In luoghi come l’Africa, se esiste una macchina agricola funzionante 24 ore, quanto bene queste tecnologie saranno per il paese? Ci sono molti usi per il 5G nel suo stato attuale, ed è ancora una nuova tecnologia. Non raggiunge ancora un livello avanzato nell’utilizzo delle funzioni. Crescerà ancora ancora più nei prossimi anni.”

L’uomo conclude affermando che sulle reti di prossima generazione, il 6G, c’è ancora molta strada da fare. Secondo lui, il primo standard per tale rete arriverà soltanto nel 2030, tra ben 10 anni.

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