aggiornamento DVB-T2 ItaliaNon sono pochi gli utenti del Digitale Terrestre che lamentano alcuni canali oscurati a causa del DVB T2. Tale sigla identifica la seconda versione della TV Digitale che si avvarrà di un nuovo protocollo di trasmissione unificato a partire dalla prossima settimana. Sta di fatto che alcune trasmissioni RAI e Mediaset hanno iniziato a rendersi inaccessibili a causa del nuovo aggiornamento. Tutte le lamentele vengono messe a tacere dopo la disponibilità di una soluzione definitiva al problema. Ecco che cosa bisogna fare.

 

Come riavere la visione dei canali RAI e Mediaset nel DVB T2

Può succedere che si arrivi impreparati al cambiamento in atto per la TV Digitale versione 2.0. La mancanza di adeguati supporti causa un bug nella visione di alcuni canali locali e nazionali nonostante si paghi regolarmente il canone RAI. In tal caso bisogna verificare decoder e TV sincerandosi di avere a disposizione un dispositivo regolarmente aggiornato. L’affermazione precedente ha valore efficace per coloro che hanno acquistato una TV a partire dal 1 Gennaio 2017 o chi ha provveduto all’installazione del decoder DVB T2.

Chi non è certo di avere e disposizione il dispositivo di nuova generazione può fare una semplice verifica che scomoda i nuovi canali numero 100 e 200 che si ottengono aggiornando la lista dal menu del proprio televisore. Si può così ottenere esito positivo o negativo a seconda dei casi.

Per esito negativo ci si trova in presenza di vecchi decoder già collegati via Scart al televisore analogico. Allo stesso modo anche TV a schermo piatto o al plasma possono essere non compatibili in quanto dispongono della prima versione del decoder. In taluni casi occorre acquistare il decoder per una spesa che generalmente oscilla tra 25 e 50 euro. Tale cifra è rimborsabile sulla base di una disposizione ufficiale del Governo che concede buoni sconto alle famiglie che presentano autocertificazione ISEE al negozio all’atto dell’acquisto.

In altro caso si può anche cambiare TV coscienti del fatto che non esiste alcun emendamento che preveda il rimborso totale o parziale della cifra spesa per l’aggiornamento totale che resta a carico dell’acquirente.

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