universi paralleli

Parlare di Universi paralleli in fisica non è considerato impossibile, ma quando caliamo il discorso nella conoscenza delle persone comuni sconfiniamo nella fantascienza da film. Eppure, anche in assenza di prove della loro reale esistenza, la NASA ha sempre cercato un qualcosa che potesse dar corpo alle teorie fisiche degli anni ’50, e pare che la scoperta di alcuni segnali anomali captati da un’antenna installata in Antartide potrebbe far al caso loro.

Le prime teorie sul Multiverso sono nate nel 1957 grazie al fisico Hugh Everett, e grazie ad ANITA, un’antenna transiente a impulsi installata al Polo Sud, l’agenzia spaziale americana ha rilevato dai raggi cosmici ad altissima energia che incontrano la nostra atmosfera una particella che non dovrebbe esistere.

NASA trova le prove dell’esistenza di Universi paralleli

Gli scienziati della Nasa potrebbero dunque confermare l’esistenza degli Universi paralleli grazie ai neutrini all’interno dei raggi cosmici. Più nello specifico ANITA registrail particolare tipo di onde radio prodotte dal movimento nel campo magnetico terrestre degli elettroni liberati e fortemente accelerati dalla collisione fra i neutrini e le molecole dell’atmosfera, che creano anche una pioggia di altre particelle”.

Il fisico Peter Gorham ha descritto la particella che “non dovrebbe esserci” in un articolo sul magazine specializzato Physical Review Letter, commentando entusiasta:”al momento del Big Bang si sono formati due universi. Uno è il nostro. L’altro è un mondo che procede al contrario”. Queste dichiarazioni si basano sul fatto che normalmente le particelle ad alta energia provengono dallo spazio attraverso i raggi cosmici, mentre l’aver rilevato un neutrino di Tau (particella particolarmente pesante) uscire dalla Terra è talmente impossibile in fisica da lasciare spazio alla teoria degli Universi paralleli.

L’unica spiegazione plausibile che Gorham ha trovato è infatti che i neutrini nei raggi cosmici possono viaggiare nello spaziotempo, mutare il loro stato prima di arrivare sulla Terra e poi tornare indietro. Dunque se dalla Terra fuoriesce un neutrino di Tau anziché arrivare dallo spazio, è probabile che provenga da un universo parallelo dove la fisica è capovolta. 

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