drive-in cinema

Con la riapertura nella Fase 2 di molti esercizi commerciali, i luoghi di aggregazione sociale saranno quelli che probabilmente subiranno di più le regole distanziamento imposte dal Governo. Parlando di cinema, non a caso sta tornando di moda il concetto di drive-in, ovvero le proiezioni cinematografiche all’aperto che negli anni cinquanta e sessanta fecero epoca.

La cultura del drive-in era particolarmente legata al concetto di automobile, veicolo che in queste speciali sale cinematografiche diventava il sedile dove consumare il film assieme ad amici e partner. Si stava insieme ma in qualche modo distanziati, e questo piace soprattutto negli USA che potrebbero riaprire i drive-in per la gioia di molti nostalgici. 

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Tornando in Europa, il sistema dei drive-in fu esportato con scarsissimo successo, complice anche l’arrivo della TV via cavo in casa e la nascita del mercato di videocassette home video. Ma ora questo vecchio modo di andare al cinema potrebbe tornare in auge proprio grazie al Coronavirus e alle regole sul distanziamento sociale, anche in posti dove il drive-in non aveva mai attecchito. 

Uno dei primi a fare notizia è stato un drive-in in Germania, laddove l’Autokino di Essen ha registrato il tutto esaurito ogni sera da quando c’è stato il lockdown. Un altro cinema all’aperto per le automobili è attivo a Colonia, e anche qui si registrano prenotazioni da record per le sole 350 auto consentite all’ingresso ogni sera.

Ma vi sareste mai aspettati che anche in Corea del Sud la frequentazione del drive-in locale potesse aumentare del 20% per la crisi sanitaria? Proprio le autorità locali incoraggiano l’apertura di queste strutture al fine di limitare che la popolazione cada preda dello stress e della depressione. Tuttavia, negli Stati Uniti come in altri paesi la problematica principale dei drive-in è la mancanza di materia prima, ovvero i film. Infatti, le poche novità vengono trasmesse dalle piattaforme di video on demand piuttosto che al cinema. 

Intanto in tutto il mondo è allo studio la riapertura dei veri cinema, dei teatri e delle sale da concerto, ma si dovranno rispettare alcune norme sanitarie e gli assembramenti all’entrata e in uscita.

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