VIVO

Con il Mobile World Congress, ci sarebbe dovuto essere il debutto ufficiale in Italia di Vivo. L’evento serviva per lanciare una nuova gamma di prodotti che aveva in serbo l’azienda. Chiaramente, a causa del COVID-19, tutto è stato annullato. A quanto pare l’epidemia ha messo in disordine i piani dell’azienda, tant’è che c’è stato un incontro tra i vertici aziendali italiani e, probabilmente, ci sarà un rallentamento nella strategia di azione dell’azienda.

Vivo comunque non si è fermata: la produzione di smartphone in Cina sta andando avanti ma in mente l’azienda ha un altro pallino, ossia farsi spazio nel mercato dei processori. Questo nuovo piano l’ha attuato depositando i marchi Vivo SoC e Vivo Chip.

 

Vivo: il debutto al MWC è saltato, ma l’azienda è comunque attiva

Al momento non è possibile ancora capire le tempistiche e le caratteristiche dei processori. Con molta probabilità però, saranno prodotti che risulteranno simili a quelli che già sono in commercio. Tra i prodotti in commercio ci sono varianti degli standard Cortex di ARM, i quali sono stati oggetto di rielaborazione da parte dell’azienda per far sì che funzionino meglio sugli smartphone.

A quanto sembra, questo non è troppo differente da quello che fanno Apple, Huawei e Samsung. Queste aziende stanno portando questo progetto avanti da anni e hanno anche dei risultati eccellenti. Le possibili spiegazioni sono da ricercare nel costo che Qualcomm chiede per le soluzioni 5G. I prezzi sono in salita e fanno diminuire i margini ai produttori. Nel mercato ormai è diventato difficile distinguersi, per questo motivo produrre i SoC nel proprio paese può eventualmente garantire maggiore libertà di movimento e indipendenza da altre aziende.
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