Nel tentativo di fermare la disinformazione sulla sua piattaforma, Twitter vuole testare un sistema di verifica dei fatti quando le persone cercano informazioni relative al 5G.

Prima e durante la pandemia del Coronavirus, il 5G era già la radice di molte fake news. La disinformazione è un’informazione errata condivisa accidentalmente, ma sono numerose le informazioni condivise con l’intento di trarre in inganno. Nel Regno Unito, più di 30 atti di incendio doloso e vandalismo hanno avuto luogo contro strutture 5G. Gli autori di tali atti erano tutti convinti che il 5G sia correlato alla diffusione del virus.

Ora, in Inghilterra, quando gli utenti cercano informazioni relative al 5G, riceveranno un pop-up. Quest’ultimo affermerà “Il governo ha ufficializzato che non ci sono prove di un legame tra 5G e coronavirus (COVID-19)” con un link per ulteriori informazioni. Non è la prima volta che sono necessari interventi di questo genere per fermare la disinformazione.

Twitter contro le fake news: nuovo sistema per evitare la disinformazione

Uno dei difetti principali delle notizie false è che più sono credibili per il grande pubblico e più circolano in maniera insidiosa, non è quindi facile sbarazzarsene. Per questo non ci sarà una rimozione ad hoc ma più che altro una serie appunto di avvertimenti e finestre pop-up per fornire le giuste informazioni. Può darsi che Twitter decida di includere questo nuovo sistema contro le fake news anche da noi in Italia, per ora ci saranno per lo più dei test nel Regno Unito, per verificarne l’efficacia.

“Le nostre partnership in questa pandemia ci hanno permesso di adottare misure proattive per fornire alle persone le informazioni più pertinenti e utili per loro e siamo felici di aggiungere questo aggiornamento oggi“, questo è quanto dichiarato dall’azienda. Questa mossa di Twitter che indirizza gli utenti alla consulenza ufficiale del governo è un passo nella giusta direzione. Non resta altro che sperare che venga applicata almeno in parte un po’ ovunque. E magari non solo in merito al 5G ma in generale per evitare che notizie così pericolose siano condivise e condivisibili ovunque.

Twitter non è l’unica piattaforma di social media ad agire contro il coronavirus e la disinformazione. Facebook, e la sua società di condivisione di immagini Instagram, stanno tentando a loro volta di introdurre delle misure preventive. Il 5G non è in alcun modo correlato al coronavirus. Il virus si è diffuso in paesi che non hanno ancora la connettività 5G come l’Iran e la Malesia. Inoltre, i segnali 5G nel Regno Unito sono costruiti sugli attuali segnali 4G che esistono nel paese da quasi un decennio, il che non ha causato una grande pandemia.

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