mascherina Coronavirus occhiali appannatiNel corso della prima fase della quarantena indotta dal Coronavirus si è iniziato a parlare della cosiddetta Virus Tax. Nelle menti di molte persone si è radicata l’idea che dopo la pandemia ci potesse essere un qualche tipo di imposta pubblica e privata da pagare per fare fronte all’ingente debito contratto per la messa in opera di triage, ospedali e strumentazione tecnico sanitaria.

Dopo parecchie settimane di incertezze e polemiche la fake news è stata per sempre affossata dalle dichiarazioni ufficiali che ne sono seguite. Possiamo dire con certezza che non vi sarà alcuna tassa da pagare. A confermarlo è direttamente il Vice Ministro dell’Economia nell’autorevole personalità di Laura Castelli. In un suo recente intervento, di fatto, ha smentito ogni indiscrezione relegando la news a ruolo di bufala. Ecco le ultime novità.

 

Virus Tax addio: sparisce per sempre l’ipotesi dopo le ultime notizie suo Coronavirus

Siamo tutti stanchi e provati da questo isolamento sociale che persevera seppure con qualche concessione anche in questa Fase 2. Il Presidente del Consiglio dei Ministri di concerto all’esecutivo ha provveduto a mantenere alto il valore sociale e sanitario del Paese. Altre nazioni sono accorse in nostro aiuto sul piano umanitario ed economico con la partecipazione straordinaria di un piano di aiuti finanziari che sono serviti a rimodulare il dato per la curva dell’infezione.

In molti hanno temuto un azzeramento dei conti correnti a conclusione di questa intensa fase di incertezza. Ma non c’è alcuna prova documentata che la bufala diffusa in rete nel corso delle ultime settimane possa verificarsi in alcun modo. A definire il nuovo assett è la vice ministra Castelli che al riguarda ha detto:

“Noi, maggioranza e opposizione, stiamo collaborando, più che mai, per mettere in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare gli effetti del coronavirus”.

Poter pensare di introdurre una simile misura confermerebbe un andamento ancor più deleterio del settore industriale la cui produzione è calata del 50% con un PIL prospettato al -9% su base annua. Le fuorvianti notizie circa una riproposizione dell’eurotassa 1998 è da scartare. Offriremo eventualmente ulteriori aggiornamenti nei prossimi giorni in attesa di comprendere lo stato del’ordine pubblico a partire dall’inizio della nuova Fase 2.

Articolo precedenteSmartphone: come scoprire se è stato intercettato
Articolo successivoComet: le offerte regalano sconti e prodotti a prezzi bassissimi