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Stando a quanto dichiarato dai requisiti minimi di sistema, il minimo quantitativo di RAM indispensabile per far girare Windows 10 corrisponde a 1Gb per la versione x86 e 2Gb per quella x64.

Un utente appassionato di 16 anni però, ha deciso di non badare a quelle indicazioni, ed è così riuscito a far girare il noto sistema di casa Microsoft con solo 192Mb di RAM.

Il piccolo traguardo

L’utente in questione, di nome Nori, ha deciso di provare questa piccola impresa solo per divertimento, facendo partire Windows 10 32bit in macchina virtuale usando VirtualBox sotto Arch Linux su un Dell Inspiron 3670.

Egli ha poi dedicato un core della CPU Intel Core i5-8400 a sostenere la macchina virtuale, la quale senza disabilitare nessun servizio ha fatto ammontare il file di page a 2,8Gb.

Nori ha in seguito iniziato a scalare il quantitativo di RAM disponibile, fino a giungere a 192Mb, con il sistema che si avviava senza intoppi e senza la necessità di disabilitare alcuni servizi.

Provando a scendere ulteriormente il sistema diventava poi instabile fino a dare i famigerati BOSD, blue screen of death, che segnavano la morte del sistema.

Ora questo significa però che usare 192Mb di RAM, vi permette di avere un sistema funzionante ma non funzionale, dal momento che Nori riusciva ad accedere solo al Prompt dei comandi, al task manager e all’Esplora file, con estrema lentezza, tralasciando che l’avvio di Windows richiedeva 3 minuti.

Un’esperimento davvero simpatico, che mostra allo stesso tempo quanto un buon quantitativo di RAM sia comunque necessario per far girare il vostro PC.

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