conti correnti fisco pignoramento

L’utilizzo dei conti correnti oggi risulta essere del tutto normale: grazie ai diversi tipi di contratti in circolazione, dai più giovani ai più anziani vengono spinti verso la loro creazione grazie anche a carte collegate che permettono di effettuare acquisti, online ed in loco, in comodità ma soprattutto a canoni che godono di scontistiche eccezionali fino a diventare gratuiti nella maggior parte dei casi.

Sebbene, dunque, essi siano molto utilizzati e conosciuti da una pluralità ingente di persone, è anche vero che in alcuni casi risultano aver causato dei problemi, come ad esempio laddove si è verificata una chiusura forzata del contratto unilateralmente.

Conti correnti: alcune volte vengono chiusi senza volere dei soggetti

Recentemente ad occuparsi della chiusura unilaterale dei conti correnti sono intervenuti soggetti come Alessio Mattia Villarosa, sottosegretario del Ministero dell’Economia. Esaminando i diversi casi in cui tutto ciò è accaduto si è potuto constatare che molte volte la chiusura è combaciata con delle indagini effettuate dalla Finanza e/o dalla magistratura.

Ciononostante, assieme a quanto dichiarato fin’ora, gli istituti bancari agiscono anche per altri motivi tra i quali possiamo ricondurre la mancanza di fondi sufficienti a coprire le spese e gli ordini di pagamento dovuti o ancora la necessità di soddisfare i canoni mensili. Esistono, dunque, dei motivi ben validi che possono spingere un Istituto Bancario ad agire in tal modo: al fine di conoscere se anche il vostro contratto potrebbe esserne soggetto, l’unica risposta certa potrà renderla il contratto o la stessa vostra filiale attraverso una semplice domanda allo sportello o in home banking.

Articolo precedenteCanone Rai: i rimborsi promessi via email non sono veritieri
Articolo successivoMusica 8D: su Whatsapp e Youtube arriva l’immersione sonora a 360 gradi