Tra gli interventi approvati dal decreto “Cura Italia” ci sono degli aiuti economico-previdenziali a carico delll’INPS. Tuttavia l’iter previsto dal testo di legge necessita di una serie di procedure che allungano i tempi di attesa per l’erogazione della cassa integrazione a livelli non accettabili.

Per avere il sostegno economico occorre infatti presentare specifica richiesta subordinata all’accettazione da parte di INPS, ma è una procedura che non può essere accelerata e lascerà alla fame moltissimi lavoratori a casa che hanno perso il posto. Per questo motivo l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, si è messa subito a lavoro per trovare un accordo con l’INPS e anticipare il versamento della cassa integrazione direttamente sui conti correnti dei lavoratori in attesa che la macchina burocratica faccia il suo corso.

 

Cassa integrazione sui conti correnti, INPS avvia la procedura

Il provvedimento se andasse in porto sarebbe perlomeno storico, e come hanno spiegato il presidente Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini di ABI,la cassa integrazione anticipata dalle banche è da intendersi come una sorta di prestito. In questo modo i lavoratori che sono al momento senza impiego a causa del Covid-19 potranno ricevere dagli istituti di credito autorizzati un anticipo della cassa integrazione prevista dal decreto “Cura Italia”.

Dunque, sempre dopo aver fatto opportuna domanda tramite il portale INPS, alle famiglie indigenti verranno riconosciuti i sostegni al salario prima del tempo, concedendo quindi un po’ di respiro a una larga fetta di Italiani che al momento non possono avere uno stipendio e non sanno come far fronte alle spese.

Tuttavia la proposta di ABI è ancora al vaglio di INPS e Governo, mentre il resto delle istituzioni, sindacati e associazioni imprenditoriali in testa, hanno accolto con entusiasmo l’idea. Tutti vogliono attivarsi immediatamente per favorire l’accordo tra ABI e INPS e rendere possibile un versamento della CIG anticipato.

L’Italia rimane in finestra.

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