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Dovrebbe tenersi oggi, alle 15, la riunione del Consiglio dei ministri, nel corso del quale si discuterà, probabilmente, anche di un decreto che punta non solo ad uniformare su tutto il territorio italiano le sanzioni amministrative previste per chi viola le norme anti-contagio, ma anche ad inasprire l’ammenda prevista per il mancato rispetto delle misure di contenimento, punito secondo quanto previsto dall’articolo 650 del Codice penale.

Nello specifico, l’Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità” stabilisce che «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a euro 206». Ora, stando ad alcune fonti, alla riunione del Consiglio dei ministri si discuterà circa l’introduzione di una multa di 2.000 euro.

Multa pecuniaria per chi viola la quarantena

Riteniamo opportuno ricordare la non ufficialità di quanto appena espresso, trattandosi, per il momento, di una fuga di notizie riportata da una fonte della quale non possiamo garantire l’affidabilità. Tuttavia, l’idea di inasprire le sanzioni previste in caso di violazione delle misure anti-contagio è opinione condivisa.

Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia, si è così espresso: «L’esperienza di questi giorni ci restituisce una realtà fatta di una minoranza non trascurabile di soggetti riottosi a comprendere l’importanza del rispetto delle regole. Per questo richiediamo una norma che valga su tutto il territorio nazionale che inasprisca le sanzioni previste. Questo sull’assunto che chi viola le misure vigenti accetta il rischio di alimentare il contagio da cui può derivare la morte dei soggetti più fragili».

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