velocizzare connessione internet

In questi giorni gli operatori di telefonia italiani e stranieri stanno monitorando insieme all’UE il traffico dati eseguito dagli utenti costretti in casa. La quarantena per coronavirus sta mettendo a dura prova le reti di casa e l’infrastruttura sta inesorabilmente mostrando i segni dell’inadeguatezza che conosciamo da sempre. Quindi, se avete problemi di velocità di connessione cerchiamo di capire come fronteggiare questo periodo di quarantena.

Parlando di operatore, Vodafone ha stimato un incremento del 55% del traffico dati residenziale e del 30% di quello mobile tra la prima e la seconda settimana di marzo, mentre Open Fiber rincara fortemente la dose dicendo che l’aumento del traffico è tra il 40-70%

 

Problemi di connessione: come velocizzare TIM, Wind, Tre e Vodafone

Se volete ovviare a una lentezza esacerbante vi consigliamo di concentrare le connessioni quando c’è meno impegno della banda, spesso incentrato tra la mezzanotte e le 9 della mattina. Se invece vi connettete nelle ore di picco che vanno dalle 12 alle 22 allora sarete nei guai. Quindi la visione di un bel film in streaming dovete riservarla per la seconda serata.

Ricordate che il router wifi deve essere posizionato in una zona sgombra di casa che consenta al segnale di propagarsi il più liberamente possibile senza impedimenti infrastrutturali. Inoltre sarebbe opportuno aggiornare il firmware del router e magari scoprire se state utilizzando un canale wifi troppo affollato dagli hub dei vicini. Ci sono ben 13 canali disponibili, e con un’app per smartphone che possa analizzare il Wifi si può individuare il canale più libero, intervenendo sul router in configurazione manuale.

Altro tema sensibile è quello della tecnologia di banda utilizzata dal router, che notoriamente offre la 2,4 Gigahertz e la 5 Gigahertz. Anche in questo caso via software si può intervenire sul router per scegliere la banda più adatta e penetrante per capire come possiamo migliorare il segnale in casa.

Attenzione infine a non utilizzare software troppo pesanti su PC e smartphone agganciati, mentre è determinante disabilitare su tutti i dispositivi l’aggiornamento automatico di app e patch di sicurezza. Pianificarli quando siamo sicuri che non ci serve una connessione prestante.

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