IPTV: utenti felicissimi, il servizio è tornato ufficialmente con WhatsApp

In questi giorni in cui molti italiani sono chiamati a restare nelle loro abitazioni è aumentato ancora una volta il ricorso all’IPTV illegale. Sono molte le persone che, anziché utilizzare un regolare abbonamento a Sky, si affidano al cosiddetto pezzotto.

 

IPTV, la visione illegale di Sky comporta rischi sempre maggiori

Nonostante questa nuova impennata, c’è da sottolineare che durante questo 2020 vi è stata una sorta di frenata per lo streaming illegale. La restrizione del business dell’IPTV è stata possibile grazie all’intervento delle autorità. 

Durante gli scorsi mesi, la Guardia di Finanza è intervenuta sul campo per eliminare la rete dei pezzotti. In maniera quasi speculare, sempre le forze dell’ordine hanno provveduto alla chiusura di tutti quei siti internet che garantivano l’accesso free a tutti i canali di Sky.

Ancora oggi, molte persone che si affidano all’IPTV illegale lo fanno per una logica di risparmio. A differenza di una regolare sottoscrizione a Sky, il pezzotto almeno sulla carta presenta una spesa mensile molto più contenuta. Tuttavia, questa condizione è da sdoganare.

Quelli che erano i risparmi garantiti con lo streaming illegale devono essere compensati con le sanzioni previste per chi utilizza l’IPTV. Le persone che si affidano al pezzotto difatti, stando alle attuali normative, possono ricevere una sanzione pecuniaria di ben 30mila euro. 

Non c’è solo la multa da considerare. A partire dal nuovo anno tanti utenti hanno scoperto anche un nuovo rischio. Trattandosi di un reato penale, lo streaming illegale comporta anche la possibile reclusione in galera da sei mesi a tre anni.

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