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In questo momento storico, in cui l’Italia si ritrova a fronteggiare un’emergenza sanitaria di dimensioni mastodontiche rispetto ad altre epidemie diffusesi nel dopoguerra, fornire ai cittadini un protocollo di comportamento per curare l’igiene personale risulta indispensabile per contribuire a limitare il contagio.

Tra le primarie e norme igieniche da attuare ancor meglio di quanto non si faccia normalmente, vi è il lavaggio delle mani. Un’accurata e completa pulizia dei palmi, dei dorsi, delle dita e dei polpastrelli rientra nelle linee guida del Ministero della Salute, che così recitano:

  • “Utilizza sapone (meglio quello liquido della saponetta) e acqua corrente, preferibilmente calda. Il sapone liquido non è esposto all’aria e quindi non permette ai germi di proliferare, come invece può accadere sulla superficie della saponetta
  • Applica il sapone su entrambi i palmi delle mani e strofina sul dorso, tra le dita e nello spazio al di sotto delle unghie (dove si annidano più facilmente i germi), per almeno 40-60 secondi
  • Risciacqua abbondantemente con acqua corrente
  • Asciuga le mani possibilmente con carta usa e getta o con un asciugamano personale pulito o con un dispositivo ad aria calda
  • Non toccare rubinetti o maniglie con le mani appena lavate. Per chiudere il rubinetto usa una salviettina pulita, meglio se monouso.
  • Applica, eventualmente, una crema o lozione idratante per prevenire le irritazioni, in caso di detergenti troppo aggressivi o dopo lavaggi prolungati.”

Insieme alle mani, però, anche gli oggetti con cui siamo a contatto più stretto devono subire una pulizia certosina. Su tutti trionfa lo smartphone, che utilizziamo costantemente: anche dopo aver lavato le mani, afferrare il telefono che non è stato pulito andrà a determinare nuovamente il passaggio sulle mani stesse dei batteri e dei virus eliminati con il lavaggio.

Smartphone e pulizia: come operare un lavaggio adeguato dello smartphone

Prima di fornirvi qualche informazione in più, è necessario fare una premessa.

Detergere lo smartphone è importante, nella routine quotidiana, a prescindere da qualsiasi emergenza come se ne parla per il coronavirus. Dovrebbe essere una norma igienica di base, dal momento che secondo alcuni studi esso raccoglie più germi di quanti ve ne siano su qualsiasi altro strumento di uso quotidiano.

In aggiunta, però, è importante sottolineare che il contagio da coronavirus per via interumana è notevolmente più comune rispetto al contagio attraverso i fomiti (che in linguaggio medico vanno ad indicare tutti gli oggetti inanimati con cui un infetto potrebbe entrare a contatto).

Questo concetto è ampliato dal dott. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità:

“Il virus per replicarsi ha bisogno di cellule, da solo non ce la fa. È possibile che le goccioline di saliva cadendo su superfici in ambienti domestici o di lavoro per un po’ mantengano queste cellule ma è proprio per questo che raccomandiamo di lavarsi spesso e bene le mani”.

Per operare un corretto lavaggio dello smartphone, risulta necessario servirsi di un panno morbido (possibilmente cotone, per non graffiarne la superficie) imbevuto di alcol etilico o di una soluzione 70% alcol etilico e 30% di acqua – che risulta meno aggressiva per il contatto con le mani.

È importante pulirne bene i bordi, rimuovere l’eventuale cover per detergere approfonditamente il contorno e insistere sui punti cardine di contatto, laddove potrebbero annidarsi più facilmente germi e batteri, come ad esempio la pulsantiera.

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