Smartphone in acqua

Gli smartphone si sono ritagliati un posto di fondamentale importanza nella quotidianità di ognuno di noi: dalla mattina alla sera, infatti, milioni di persone li utilizzano assiduamente per svolgere le più disparate  azioni, come ad esempio lavorare, guardare video, divertirsi e tanto altro ancora. Molto spesso, però, i device mobili si scontrano con la cattiva sorte tant’è che, ogni giorno,  capita di farli cadere da altezze anche abbastanza preoccupanti. Se a volte la semplice caduta può non creare danni, la situazione si fa più complicata quando lo smartphone cade nell’acqua o in zone bagnate. Cosa bisogna fare in questi casi?

Smartphone caduto in acqua: ecco come salvarlo in un batter d’occhio

Nonostante ad oggi quasi tutti gli smartphone presentano certificazioni specifiche che, almeno sulla carta, garantiscono una loro discreta impermeabilità, purtroppo è sempre consigliato rispettare alcune procedure per evitare di perdere uno smartphone.

Appena il dispositivo cade in acqua, quindi, bisogna istantaneamente spegnerlo; durante lo spegnimento, però, è fortemente consigliato di non scuoterlo e di non premere alcun tasto per testarlo.  Successivamente a questo passaggio bisogna estrarre, nel caso siano presenti, tutte le micro SD e le SIM. Ovviamente, nel caso in cui lo smartphone lo permetta, rimuovete anche la scocca posteriore e, con un panno delicato, iniziate a tamponare l’intero devices.

Dopo aver concluso tutti gli step sopra citati, quindi, arriva il momento di immergere il telefono in un sacchetto di riso per almeno 48 ore. Solo dopo questo lasso di tempo sarà possibile sapere se siete riusciti a salvarlo o se dovrete ricorrere ad un cambio batteria o ad un cambio telefono.

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