scozia-mostro-ritrovato

I miti e le leggende che circondano la Scozia hanno fatto parlare intere generazioni senza però trovare alcun riscontro tangibile. A riaccendere l’interesse, qualche giorno fa ci ha pensato una scoperta straordinaria, il ritrovamento di uno scheletro di una creatura misteriosa.

I resti, probabilmente trascinati dalla furia della tempesta Ciara, sono stati rinvenuti nei pressi della città scozzese di Aberdeen. Ovviamente è subito partita la corsa ad indovinare di cosa si tratti, sta di fatto che nel “mostro” emerso dalla sabbia sarebbe addirittura riconosciuto il famosissimo mostro di Loch Ness.

Scozia: il mega scheletro dalla provenienza misteriosa trovato su una spiaggia

A dare la notizia del ritrovamento è stata la pagina Facebook Furbar News. Sarebbe inoltre stata pubblicata una foto del ritrovamento, probabilmente effettuato dal bambino che vediamo vicino al mega scheletro.

Came across this weird creature today near Aberdeen. Any ideas what it could be?Ps… not the child

Posted by Fubar News on Sunday, February 9, 2020

Tra i followers della pagina non sono certamente mancati coloro che che erano dubbiosi, superati però dai curiosi che hanno tentato di ipotizzare la creatura con le assunzioni più disparate. Ovviamente come anticipato c’è anche chi ha fatto il nome del conosciutissimo mostro di Loch Ness. La spiegazione scientifica purtroppo non è ancora chiara al momento. Non è noto infatti se possa trattarsi di un animale preistorico come un diplodoco o un triceratopo.

La particolare struttura vertebrale lascia infatti moltissimo spazio alla fantasia di ognuno di noi, ma dobbiamo aspettare che la scienza faccia le adeguate verifiche. Recentemente inoltre dai test sul DNA sarebbe emersa l’esistenza del mostro di Loch Ness che non sarebbe nulla di più che un’anguilla gigante. Il mistero di Nessie, radicato ormai nelle leggende del paese anglofono, sarebbe quindi definitivamente risolto.

FONTEil mattino
Articolo precedenteNarcos: Messico, la 2 stagione è arrivata su Netflix: ecco le novità
Articolo successivo5G di Tim, Wind, Tre e Vodafone: entro 3 anni attiva una connessione su 6