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Il team di sviluppo di WhatsApp ha preso sul serio la questione relativa alla sicurezza. Dallo scorso anno, come vi stiamo raccontando, c’è stato un completo cambio di passo. Finiti i tempi dove la libertà era totale, ora i trasgressori seriali rischiano davvero grosso: gli sviluppatori, infatti, anche grazie al nuovo sistema di segnalazione stanno bloccando i profili di chi non rispetta il codice comportamentale.

WhatsApp, i ban per gli utenti: il pericolo è dietro l’angolo

In base a quelli che sono i numeri sin qui raccolti, dall’inizio anno si sono verificati migliaia di ban contro i trasgressori. Sono due principalmente i motivi che spingono ad una chiusura unilaterale dei profili.

Rispetto al passato, su WhatsApp non sono più tollerati i messaggi spam inviati attraverso i gruppi o attraverso lo strumento delle Liste Broadcast. Saranno quindi sanzionati in maniera severa quelle persone che sono solite inviare messaggi fastidiosi e ripetuti, per scopi personali o anche per uso pubblicitario.

Il pugno duro, come ovvio, sarà utilizzato anche contro tutti quei cybercriminali che sono soliti condividere file infetti quali malware e spyware. Essendo ancora piene le conversazione di questi file dannosi, gli sviluppatori bloccano il problema alla fonte.

Oltre a questi casi maggiori ci sono anche ragioni più semplici a giustificare la chiusura di un account. Sempre da qualche mese, il livello di tolleranza degli sviluppatori di WhatsApp per tutte le app parallele è davvero ai minimi. Chi sfrutta software che, ad esempio, consentono l’accesso di due profili su uno stesso dispositivo rischia un blocco che può essere tanto temporaneo, quanto definitivo.

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