WhatsApp è il paradiso dei cosiddetti chatter, individui che gestiscono la loro vita privata e professionale dietro una tastiera ed un ecosistema ricco di servizi. Molti sono convinti del fatto che l’app sia un passo in avanti rispetto agli SMS. Per molti anni hanno avuto ragione ma a partire dal nuovo aggiornamento le cose cambiano con i messaggi che non sono più gli stessi.

Google ha comunicato tutta una serie di modifiche che rischiano di mandare in fallimento non solo le app di Facebook ma anche il terzo incomodo Telegram, da sempre attivo con nuove funzioni ed un concept applicativo più anarchico della creazione Facebook. Scopriamo come si sta per ribaltare la situazione.

 

SMS di nuova generazione: WhatsApp rischia di perdere milioni di utenti

Non c’è un solo utente che, almeno una volta nella vita, abbia perso occasione di stabilire un contatto via SMS. Accade in casi rari ai giorni nostri. In genere ci si serve dei messaggini tradizionali nell’ipotesi in cui sia in corso un down di rete o del server legato alla piattaforma in uso. Sia Telegram, WhatsApp o Messenger di Facebook spesso ci troviamo spiazzati di fronte ai malfunzionamenti. In questi casi scegliamo i messaggi brevi da 160 caratteri.

Tutte queste informazioni precedenti stanno per perdere valore a partire dal limite fisico di scrittura. Arrivano le chat Android incentivate dalla mancanza di server centrali che usano WiFi o 4G. La rete preferita resterà sempre quella usata fino ad oggi per le chiamate ed i messaggi. Ciò significa che non avremo alcuna scusa per non scegliere gli SMS 2.0.

A tutto questo si somma la componente esperienza utente, ora ottimizzata con l’uso di emoji, sticker, GIF e sistemi di condivisione per contenuti multimediali come audio, note vocali, foto, video e documenti. Avremo una sorta di WhatsApp che non smette mai di funzionare e che non applica costi aggiuntivi per servizio MMS.

Al momento da Mountain View non arrivano informazioni di carattere ufficiale circa l distribuzione omogenea al pubblico di utenti del robottino verde. Sappiamo però che è già possibile avere una anteprima delle funzioni tramite la risorsa Beta da scoprire al seguente link.

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