bollo auto

Con l’entrata del nuovo anno fiscale sono state divulgate alcune novità riguardanti il bollo auto, nonostante noi consumatori avremmo voluto solo una cosa: pagarlo meno. Invece arrivano solo brutte notizie, perché il Fisco ha deciso di applicare un nuovo sistema di controllo sui contribuenti incrociando con un algoritmo complesso le varie banche dati.

Con il nuovo sistema di controllo del Fisco, il sistema informatico del PRA sarà di nuovo gestito dall’ACI, il quale tornerà a controllare i dati sui versamenti del bollo auto sotto l’egida dello Stato. Il precedente sistema non ha mai funzionato efficacemente in mano alle Regioni, ma ora si apre una nuova stagione di contrasto all’evasione fiscale.

Grazie a questi controlli e all’adozione del circuito pubblico di pagamenti PagoPA, i soldi finiranno direttamente nelle casse della Regione destinataria indipendentemente dal luogo in cui viene effettuato il versamento.

 

Bollo Auto: la nuova arma del Fisco scopre chi non lo paga

Ad ogni modo sul fronte degli sconti e delle esenzioni sono ancora attive la riduzione del 50% per le auto più vecchie di 20 anni, mentre la tassa è gratuita per quelle oltre i 30. Esenzione totale per cinque anni per le auto elettriche e per i veicoli dei disabili. Anche le auto ibride, senza distinzione tra i vari motori, possono accedere agli sconti sul bollo.

La brutta notizia è per i conducenti di veicoli a noleggio a lungo termine, perché pare saranno costretti a dover pagare il bollo di tasca propria. Ci sono delle leggere note positive per chi vive in Lombardia, visto che la regione ha deciso di scontare il bollo del 15% per chi autorizza un addebito diretto in automatico ogni anno sul proprio conto corrente. Ma il resto d’Italia non ha aderito assolutamente alla proposta lombarda, forse per paura di non incassare il dovuto dai contribuenti.

Peccato, poteva essere un’occasione per eliminare altre zone grigie tra gli evasori fiscali.

 

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