dvbt2-decoder

Il prossimo anno è ormai alle porte e come previsto, esso sarà teatro di diversi cambiamenti tra cui l’arrivo di due nuovi standard dedicati al mondo tecnologico. Per essere più precisi, a partire dal 2020, il 5G e il DVBT2 inizieranno la loro implementazione su tutta la penisola italiana attraverso modalità e tempi diversi, ma comunque importanti. Cosa intendiamo con importanti? Beh, a seguito dell’espansione di questi due nuovi standard gli utenti dovranno iniziare ad apportare delle modifiche in casa propria, soprattutto inerenti al digitale terrestre poiché senza un aggiornamento dei dispositivi sarà impossibile captare le nuove frequenze.

DVBT2: ecco come si potranno continuare a guardare i canali Rai e Mediaset

Stando a quanto suonato dalle normative europee, quindi virgola per l’adattamento DVBT2 si dovranno seguire due linee guida essenziale. Anzitutto risulta necessario appurare se i propri dispositivi costituiti a casa sono stati prodotti prima o dopo il 2017; questa classificazione risulta essere molto importante poiché in base all’anno di produzione gli utenti dovranno effettuare diverse operazioni.

Nel caso di un dispositivo prodotto e commercializzato a seguito del 2017, ad’esempio, il proprietario non dovrà acquistare alcun device aggiuntivo ma bensì effettuare solo una semplice risintonizzazione poiché Esso supporta già il codec HEVC DVBT2.

Sorte totalmente differente, invece, è prevista per chi dispone di un televisore più obsoleto. In questo caso a tali utenti sono riservate due possibilità che si suddividono relativamente in:

  • Acquistare un decoder per il DVBT2 da affiancare alla televisione;
  • Acquistare una nuova televisione di ultima generazione così da non avere ulteriori impicci sui mobili.
Articolo precedenteSKY Mobile: dal 2020 le prime offerte attive su rete fissa e mobile
Articolo successivoYoutube: i video più VISTI del 2019