Negli ultimi anni, ormai, si è diffusa la necessità di avere costantemente il proprio smartphone carico al 100%. In particolare nelle giornate in cui si è obbligati a trascorrere molto tempo lontano da casa, diventa realmente indispensabile essere in possesso di un cellulare reattivo e pronto ad effettuare qualsiasi azione.

Da queste necessità, quindi, negli ultimi anni è nata un’usanza abbastanza comune ovvero quella di ricaricare il proprio smartphone durante le ore notturne. Spesso, infatti, capita di collegare il telefono alla presa elettrica più vicina oppure, in alcuni casi, di lasciarlo addirittura in un’altra stanza.

Nonostante questa sia una pratica messa in atto da milioni di persone in tutto il mondo, in realtà sono molti gli esperti che la sconsigliano. Lasciare il proprio smartphone in carica per più di 7 ore di fila, infatti, potrebbe danneggiare in maniera irreversibile la batteria. Scopriamo quindi di seguito maggiori dettagli a riguardo. 

Smartphone in carica di notte: quali sono i rischi reali?

Negli ultimi anni le tecnologie utilizzate per produrre gli Smartphone sono fortemente avanzate. A differenza di un vecchio cellulare, infatti, i telefoni di ultima generazione sono stati progettati per far si che una volta raggiunto il 100% della carica, l’alimentazione della batteria si arresta quasi del tutto. Anche se continua ad essere un’abitudine sbagliata, quindi, ricaricare di notte uno smartphone di ultima generazione, a differenza di quelli più datati, non è poi così tragico. Grazie ai nuovi chip intelligenti installati sugli smartphone di ultima generazione, infatti, il telefono riesce a riconoscere quando la batteria è completamente ricaricata e arresta del tutto l’ulteriore assorbimento di energia.

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