radiazioni smartphone Samsung AppleGli smartphone rivestono un ruolo essenziale nelle nostre vite. Ormai è difficile staccarsi fisicamente dal dispositivo personale, tanto che molti hanno sviluppato una sorta di dipendenza dai social e dalle applicazioni.

Si pensa che un uso smodato dei telefoni esponga gli utenti ad una alta concentrazione di radiazioni. In merito a queste componenti si dice che siano pericolose a lungo termine ma uno studio aggiornato dal California Departament of PubbliC Healt sembra voler sovvertire questo cliché. Ogni luogo comune viene ribaltato da una novità sensazionale. Ecco cosa è stato scoperto al riguardo.

 

Radiazioni pericolose a causa dei telefoni: la nuova verità sul rischio dei tumori

Molti sono fermamente convinti che il diretto responsabile del tumore al cervello possa essere lo smartphone. Non importa se Android oppure iOS, in ogni caso ogni telefono portatile emette una certa quantità di onde elettromagnetiche. Esistono però delle differenze sostanziali. Per stabilire l’esatto valore di esposizione potenzialmente nociva si è usato un indice chiamato SAR, il quale esprime la potenza espressa al corpo ed alla testa dalle onde radio.

Fino ad oggi una correlazione radiazioni – tumori non è stato comprovato nemmeno per i device più problematici, ovvero quelli il cui valore SAR si approssima al limite definito dalle autorità europee e statunitensi. Nel nostro continente il limite massimo è di 2 W/Kg di peso corporeo. Alcuni dispositivi ci vanno vicino ma un loro effetto deleterio non è stato provato sull’organismo.

I telefoni commercializzati regolarmente sul mercato che emettono più radiazioni sono soprattutto i Made in China più famosi come le proposte di Xiaomi e Huawei. I più dannosi sarebbero i seguenti ma non c’è rischio di danni a breve o lungo termine:

  • Xiaomi Mi A1 con un SAR di 1,75w/kg;
  • OnePlus 5T presenta un valore 1,68w/kg;
  • ASUS ZenFone con 6 1,57w/kg;
  • Google Pixel 3 XL presenta il 1,39w/kg.
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