Le batterie degli smartphone ormai stanno mutando nella loro capacità di dare energia al telefono, seguendo l’innovazione tecnologica degli stessi smartphone. Prima ero rimovibili, ora sono impossibili da levare in quanto le scocche posteriori non possono più esser rimosse.

Batterie smartphone: il grafene è il futuro

In Florida è stato costruito un prototipo il quale ha la capacità di mantenere un’integrità anche dopo esser stato sottoposto a più di trenta mila ricariche. Questo passo è importante per la ricerca della batteria eccellente.

Questa tipologia di materiale, ovvero il grafene, permette di far durare la batteria per ben una settimana. Ebbene si, questo grafene andrebbe a portare a termine la vita del litio, per cui anche i tempi di ricarica sarebbero ridotti a pochi secondi.

Le batterie al litio come ben sappiamo si rovinano con il tempo, così da ridurre anche l’autonomia del telefono. Esse hanno la capacità di esser sottoposte a ricarica completa per un conteggio massimo pari a mille volte. Per questo comunemente si nota che dopo circa un anno e mezzo il device appare sostanzialmente più lento.

La memoria muscolare, se così vogliamo chiamarla del grafene è di 30 mila volte, ovvero 30 mila ricariche complete, andando a garantire anche maggior spazio interno al telefono, a livello di struttura in quando le dimensioni di una batteria al grafene è notevolmente inferiore rispetto ad altre.

Ovviamente ogni cosa ha la sua pecca; in questo caso la beffa del grafene è il costo che risulta essere in produzione quasi 50 volte in più e 10 volte tanto per la realizzazione di un device touchscreen.

 

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