Nella zona di lancio di Boca Chica, nello stato del Texas, un prototipo del razzo della missione ‘’Starship’’ di Space X di Elon Mask è esploso. Pochi giorni fa, parliamo del 20 novembre, la navicella Mk1 ha riportato un’esplosione improvvisa e non totale, da un taglio recato nella parte alta di quest’ultimo.

ll razzo di Space X esplode durante un test: era tutto previsto

La conseguenza è stata la perdita di enormi quantità di fumo che si sono liberati per l’aria, prima cosa che salta all’occhio ma anche una grande quantità propellenti e detriti di matrice solida che sono stati ripresi da molte tv streaming accorse entusiasti sul luogo del lancio.

Per fortuna questo incidente di percorso non ha recato alcun danno serio, e a quanto riporta la stessa Space X, il risultato era molto previsto a cause della pressione.

Infatti l’obiettivo del test era prettamente quello di mettere alla prova la pressurizzazione, portata in questo caso al massimo, perciò il risultato era abbastanza prevenuto. Il miglioramento sarà possibile solo con molti ”incidenti” di questo tipo.

Il razzo in questione è un prototipo della missione Starship, che Elon Musk vuole immettere nello spazio, in particolare nelle missioni sulla Luna e Marte.

La grandezza del razzo è veramente spropositata: ben 50 metri di acciaio inossidabile con l’aggiunta di tre potentissimi motori targati Raptor, che ha come obiettivo ultimo, quello di trasportare all’incirca 100 persone entro la data del 2020.

Il Mark 1 non sarà da solo, in quanto la società ha deliberatamente affermato che sarà accostato ad altri due razzi, rispettivamente Mark 2 e 3. Ovviamente questo incidente potrebbe causare ritardi sulla finalizzazione dl progetto.

VIAcorriere
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