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Prendere le multe non è mai una bella cosa, specialmente perchè si è costretti a pagare una somma di denaro molto spesso esagerata se rapportata all’infrazione. Molti automobilisti hanno quindi preso il brutto vizio di dimenticarsene, evitando di pagarla anche per lunghi periodi di tempo. Oltre alla penale nel caso non si paghi entro 5 giorni potrebbe però aggiungersi una nuova terribile minaccia.

La nuova legge di bilancio che dovrebbe vedere la luce il 1 gennaio 2020 vedrà importanti novità anche sulla questione multe. Qualora queste non venissero pagate entro i due mesi successivi alla ricezione della notifica si procederebbe alla riscossione forzata. Niente più cartella esattoriale e limite di 5 anni quindi, com’era stato fino ad oggi.

Multe: si affaccia l’incubo della riscossione forzata

Le novità sulle multe sono contenute nel nuovo disegno di legge, in stato di revisione da parte della commissione bilancio del Senato. Non è chiaro se la questione riguarderà solo alcuni enti locali o verrà definitivamente estesa a tutta la nostra penisola. Probabile però che la manovra sarà allargata anche ad altri tributi oltre alle sanzioni amministrative del Codice della strada.

Come anticipato poco fa, la proposta parla di riscossione coattiva per tutti quei tributi che non siano stati saldati entro un massimo di 60 giorni successivi alla notifica. Qualora invece si presentasse un eventuale ricorso queste tempistiche dovrebbero essere allungate. Il denaro dovuto verrà quindi automaticamente prelevato dal conto corrente del cittadino.

Si tratta di una misura drastica, le cui tempistiche sono forse troppo brevi. Nel caso di qualsiasi imprevisto si tenderebbe a sforare facilmente i due mesi previsti. Non ci resta che attendere i prossimi mesi e scoprire se effettivamente la manovra verrà approvata o meno.

FONTEquattroruote
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