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Il Fisco italiano continua la caccia all’evasione su mandato del Governo al fine di recuperare quanto più gettito possibile da riversare nella manovra economica che deve risanare il nostro Paese. Nel mirino dell’Agenzia delle Entrate ci sono il bollo auto e le imposte di trascrizione al Pubblico registro automobilistico, ma soprattutto le tasse evase dagli esercizi commerciali che aprono e chiudono l’attività nel giro di pochi giorni.

Presi singolarmente sono esempi di evasioni di piccola entità, ma se sommati tutti assieme possono contribuire in maniera decisiva a ridurre gli oltre 119 miliardi di mancati introiti fiscali. Per percepire questo tipo di evasioni, la Camera sta vagliando due emendamenti ad hoc per creare una task force a contrasto dei bolli auto non pagati e delle piccole imprese sconosciute al Fisco.

 

Fisco: stretta contro le aziende che evadono e il bollo auto

Secondo quanto scritto nella bozza al vaglio del Governo e della Ragioneria generale dello Stato, depositato da oggi in commissione Finanze alla Camera, la task force potrà avvalersi di un database integrato con gli archivi del Pubblico registro automobilistico. Dati che saranno poi incrociati in modo simultaneo e sistematico con quelli degli archivi delle Regioni.

Per quanto riguarda invece il contrasto all’attività irregolare delle imprese commerciali che raggirano l’imposizione tributaria, sempre il Governo prevede un altro emendamento al decreto fiscale per istituire un’altra task force che, secondo il correttivo messo a punto dalla relatrice on. Ruocco, sarà sotto il controllo degli uffici territoriali del Fisco, delle Fiamme Gialle e la polizia locale. Secondo l’emendamento le de task force potrebbero portare in dote quasi 50 milioni di euro da ripartire nel triennio 2020-2021.

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