Apple Store

Nelle ultime ore l’azienda americana Apple ha deciso di eliminare ben 181 applicazioni dal proprio Store. Si tratta più precisamente, di applicazioni che riguardano le sigarette elettroniche.

La decisione è stata presa in seguito a misteriosi malesseri che negli ultimi mesi hanno causato questi dispositivi a circa 2.172 persone negli Stati Uniti. Almeno 42 persone sono morte. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

 

Apple rimuove 181 applicazioni dallo Store

Negli ultimi giorni, anche i più importanti telegiornali e riviste online hanno riportato la notizia del malessere che causano le sigarette elettroniche. Negli Stati Uniti sono morte 18 persone a causa di questi dispositivi, più che altro a causa di un cattivo utilizzo. Il bilancio è stato reso noto dalle autorità sanitarie americane dai Centers for Disease Control and Prevention, indicando che le persone colpite da infiammazioni polmonari da sigarette elettronica sono saliti a 1080, quasi 275 persone in più della scorsa settimana.

Secondo i centri appena menzionati, i problemi polmonari sarebbero causati da un particolare composto chimico presente nei liquidi, che vengono riscaldati dal dispositivo per produrre vapore. Ovviamente si tratta per la maggior parte di liquidi manomessi dagli utenti in seguito all’acquisto. La situazione in Europa è molto diversa, ecco la dichiarazione dell’Anafe, Associazione Nazionale dei Produttori di fumo elettronico: “Prima di essere immessi sul mercato, sia l’hardware, ovvero la sigaretta elettronica vera e propria, sia i liquidi, sono sottoposti ai più attenti test di sicurezza e conformità così da ottenere il marchio CE e l’autorizzazione alla vendita. È necessario affidarsi a canali e rivenditori autorizzati, evitando in ogni modo il fai da te e l’acquisto di prodotti non notificati“.

Apple, in seguito alle morti negli Stati Uniti ha deciso di eliminare tutte le applicazioni che permettono di accendere e riscaldare le sigarette elettroniche attraverso i propri dispositivi. Gli utenti che le hanno già scaricate, potranno comunque continuare ad utilizzarle a loro rischio e pericolo.

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