Il DVB-T2 è un’estensione dello standard di trasmissione televisiva digitale DVB-T, ovvero il classico digitale terrestre quello che ora utilizziamo per ricevere il segnale dei programmi TV. Il nuovo prodotto, secondo una direttiva della Commissione europea, deve essere accettato da tutti i Paesi dell’Unione entro il 2020, con una proroga con termine definitivo nel 2022.

DVB T2: il passaggio

Il passaggio allo standard DVBT2 libera le frequenze nobili.  Le frequenze sulla banda 700 entrano all’interno degli immobili e superano gli ostacoli con molta più facilità di spostamento.

Questo cambiamento non solo permetterà più funzionalità  per smartphone e tablet, la nuova versione del digitale terrestre DVB-T2 assicura un aumento della qualità visiva e sonora, e più contenuti ad alta definizione.

In Italia, inoltre, il passaggio al nuovo device avverrà assieme all’adozione del codec HEVCIl codec è quel modo che permette una compressione dei dati mantenendo la qualità senza mutarla andando a gravare sulla performance, mentre il HEVC come ben sappiamo supporta l’ultra definizione delle immagini.

DVB-T2: i costi del cambiamento

Il Governo ha stabilito un contributo di 50 euro per famiglia da spendere per acquistare un decoder DVBT2 oppure una Smart TV dotata di scheda DVBT2. In pratica si tratta di un piccolo aiuto per le famiglie con meno disponibilità economiche con un reddito ISEE famigliare non superiore ai 20 mila euro.

Basterà chiedere questa scontistica mediante sito del MISE. Una volta ufficializzata la questione legislativa sarà sufficiente recarsi presso un rivenditore e godere dello sconto dichiarando di averne diritto nel rispetto della soglia ISEE.

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