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I problemi con la produzione sono purtroppo all’ordine del giorno, ed anche Samsung qualche settimana fa ha dovuto farci i conti. Sembrerebbe infatti che a causa di una contaminazione delle apparecchiature adibite al processo produttivo moltissimi lotti di DRAM non possano essere venduti. L’allarme è ovviamente già rientrato, tuttavia il danno per il produttore coreano avrebbe diversi zeri.

Samsung: lo stabilimento coinvolto e l’entità del danno

La notizia del problemino che ha riguardato Samsung arriva da un quotidiano locale, BusinessKorea. Quest’ultimo avrebbe inoltre ricevuto la conferma dalla stessa società che invece di insabbiare avrebbe ammesso il proprio scivolone. Lo stabilimento di produzione è sito in Corea del Sud, precisamente sarebbe quello di Giheung.

Questo produrrebbe alcune vecchie memorie DRAM 1x nm su wafer da 200 millimetri. Le apparecchiature a causa della loro contaminazione hanno però reso i chip completamente inutilizzabili o comunque non idonei alla vendita. Fortunatamente per la società coreana il problema sembrerebbe essere rientrato quasi subito, tanto che fabbrica sarebbe già tornata completamente a regime di produzione.

Stando a quanto dichiarato dalla stessa Samsung il danno è stato di diversi miliardi di won coreani. La moneta coreana avrebbe un valore molto inferiore alla nostra, tanto che al cambio 1 miliardo è circa equivalente a 780.000 euro. La società non ha ancora terminato la conta dei danni, ma si stima che questo numero sia molto elevato. Fortunatamente il colosso coreano ha tutte le carte in regola per riprendersi velocemente dai propri scivoloni.

Già in passato Samsung è stata infatti oggetto di alcuni errori su dispositivi mobile, come ad esempio il Note 7. Molti esemplari tendevano infatti ad esplodere senza motivo durante le fasi di ricarica notturna o subito dopo essere caduti. Più recentemente invece molti di voi ricorderanno il “fail” avuto con la prima versione del Galaxy Fold per le numerose imperfezioni dovute al frettoloso rilascio.

FONTEdday
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