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Oggigiorno, in una realtà frenetica e piena di impegni, è sempre difficile trovare il tempo per ricaricare lo smartphone a casa. Per tale motivo i produttori di device inseriscono nei dispositivi batterie sempre più capienti e le aziende hanno invaso il mercato di accessori per la ricarica rapida come i powerbank.

Spesso ci troviamo a effettuare ricariche complete allo smartphone soltanto di notte, quando riposiamo. Una pratica come questa divide, incredibilmente, l’opinione pubblica. C’è chi reputa tale abitudine come dannosa per la batteria del device, e chi invece reputa l’opposto. Al di là di questa discussione, gli esperti hanno posto l’accento sulla sicurezza nel dormire accanto al cellulare acceso. Di fatto consigliano di non farlo per evitare l’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche.

Smartphone in carica durante la notte: cosa comporta?

Altro accento è stato posto sul consumo energetico degli smartphone: adesso le nuove generazioni di prodotti hanno all’interno un particolare chip in grado di capire quando la ricarica è stata completata al 100%, interrompendo il flusso e non sovraccaricando la batteria.

Inoltre, i produttori di cellulari dotano i propri dispositivi di batterie dall’amperaggio esagerato, come il Samsung M30s con ben 6000 mAh; oppure ancora dotano i prodotti della ricarica ultrarapida con i caricatori da oltre 25Watt per consentire cariche complete in soli 60 minuti.

Non ci addentriamo nel discorso della ricarica notturna dello smartphone, perché ognuno è libero di agire come preferisce, ma basta che sappiate che la batteria non si rovina con questa abitudine. Vogliamo ribadirvi invece l’importanza di non riporre lo smartphone vicino alle stoffe e ai tessuti mentre è attaccato alla corrente, e di spegnerlo nelle ore in cui si dorme.

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