Smartphone: ecco quali sono i modelli che producono più radiazioni

Oggigiorno non si può fare a meno dello smartphone: è il nostro compagno, la nostra estensione, il nostro centro di svago, il nostro strumento di lavoro. Averlo sempre carico e al top è fondamentale. Per questo son nati device dall’ottima capienza della batteria. Il mercato ha visto anche il proliferare di diversi powerbank. Utilizzando quotidianamente il device, si tende a riporlo sul comodino la notte vicino al letto per utilizzarlo sia come sveglia, sia per farlo ricaricare al meglio.

Ci sono delle abitudini però, che possono essere ipoteticamente dannose per la salute, come quella di lasciarlo acceso durante la notte vicino alla testa, oppure quella di averlo in tasca tutto il giorno. La correlazione fra queste pratiche e l’insorgere di eventuali patologie non è stata dimostrata al 100%, tuttavia gli esperti consigliano di evitare simili abitudini proprio per non esporre eccessivamente il corpo alle onde elettromagnetiche.

A tal proposito, tutti i dispositivi funzionano con i principi dell’elettromagnetismo, emettendo radiazioni. Il picco massimo di onde elettromagnetiche emanate avviene durante le chiamate telefoniche (motivo per cui suggeriamo di utilizzare il vivavoce oppure una delle tante cuffie bluetooth e non, presenti sul mercato).

C’è da dire però che ogni device emette una diversa quantità di radiazioni ed essa viene misurata e valutata attraverso il valore SAR (tasso di assorbimento specifico), un’unità di misura che si valuta in Watt su Kg. L’Unione Europea ha imposto a tutti i produttori di mantenersi entro il limite massimo di 2 Watt per Kg. Il German Federal Office for Radiation Protection ha emesso una classifica degli smartphone attualmente in commercio in ordine di “pericolosità” a livello di radiazioni, per l’organismo umano.

Valori SAR: quali sono gli smartphone più “pericolosi”

Prendiamo con le pinze il termine “pericoloso” in quanto si tratta comunque di device che non hanno valori oltre il limite massimo consentito. Secondo la classifica, è emerso che gli Xiaomi sono fra i device con il più alto tasso di onde elettromagnetiche emesse. Mi A1 è il peggiore con un rapporto di 1,75 Watt per Kg; male anche per il Mi Mix3, il Redmi Note 5, il Mi Max 3. Non positivo il rapporto anche per diversi OnePlus e per i Pixel 3 e 3XL di casa Google.

Articolo precedente5G uccide il 3G: TIM, Wind, Tre e Vodafone potrebbero spegnerlo
Articolo successivoIliad, la mazzata arriva a novembre: TIM e Vodafone in ritirata dopo i regali