Nell’era di sviluppo tecnologico in crescita esponenziale a cui si sta assistendo oggi, anche la nostra percezione di mezzo di trasporto e l’industria automobilistica sta cambiando.

Eppure, esistono una serie di motivi per cui si è tuttora ancorati a tecnologie più “tradizionali”, come lo è il motore diesel, rispetto agli ultimi ritrovati delle case automobilistiche che sono i motori elettrici. Per quanto questi ultimi producano zero emissioni, il diesel trova ancora utilizzo massiccio nella grande distribuzione, e si potrebbero individuare cinque motivi per cui avviene questo fenomeno.

Diesel vs elettrico: perché si preferisce ancora la tecnologia più datata

Anzitutto, per quanto il motore elettrico sembri decisamente meno impattante sull’ambiente nelle emissioni prodotte dal momento dell’accensione, spesso si ritiene erroneamente meno inquinante perché non si considerano le emissioni rilasciate in fase di produzione delle componenti e soprattutto delle batterie – come abbiamo spiegato in quest’occasione.

Inoltre, andando a valutare puramente l’interesse del consumatore ad acquistare un’automobile, spesso si sceglie ancora la soluzione meno costosa, che corrisponde appunto al motore diesel.

Non solo più economico in fase d’acquisto: il diesel ha tuttora costi di manutenzione inferiori, che potrebbero far propendere gli acquirenti verso questa soluzione piuttosto che verso un motore elettrico.

Inoltre, i costi di rifornimento del diesel sono pressoché noti, a differenza dell’energia erogata per le batterie che dovrebbe ancora ricavarsi la propria fetta di mercato.

Anche la facilità con cui si può fare rifornimento è superiore: la rete di distributori diesel è presente ovunque, consentendo agli automobilisti di poter fare il pieno ovunque desiderino.

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