alieni non trovati

Non sono bastati ingenti capitali, tecnologie e un team di ricercatori di grido nel mondo per scovare un qualsiasi segnale che potesse provenire da una sorgente di extraterrestri. Ve ne abbiamo parlato spesso ma, teorie di Enrico Fermi a parte, gli alieni non hanno mai dato prova di sé nei tre anni in cui gli astronomi americani hanno battuto palmo a palmo lo spazio.

Gli scienziati del Seti Institute della California impegnati nel programma “Breakthrough Listen” hanno esaminato una porzione di spazio larga 160 anni luce, che pare sia la più ampia ricerca scientifica mai compiuta per trovare forme di intelligenza extraterrestre, senza avere nulla in cambio.

 

Extraterrestri: tre anni si ricerche per non trovare tracce

Finanziato dal miliardario russo Juri Milner con ben 100 milioni di dollari, il programma “Breakthrough Listen” ha l’obiettivo di osservare un milione di stelle e 100 galassie per cercare alieni. Anche se lo stesso Seti Istitute sostiene che è come cercare un ago in un pagliaio.

Eppure i radiotelescopi posizionati negli Usa e in Australia sono tra i migliori strumenti di ricerca, e infatti gli scienziati hanno analizzato miliardi di frequenze radio nella speranza di individuare segnali “troppo definiti” per essere di origine naturale. Quando ci si imbatte in quel tipo di segnali, non si tratta mai di attività extraterrestri, bensì dello spazio stesso o di tecnologie umane.

Ma questo non significa che là fuori non vi sia vita intelligente“, ha detto Danny Prince, uno degli autori della ricerca. “Forse semplicemente non abbiamo cercato nei posti giusti.

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