Il Fisco ha creato un nuovo strumento per combattere l’evasione delle tasse, una delle piaghe peggiori per lo Stato Italiano. In tutta la Nazione si stima che molta gente non dichiara ne emette fatture o scontrini, oppure ancora effettua lavori in nero per arrotondare ed incrementare le entrate mensili all’interno del nucleo familiare.

Pensiamo solo all’Estate appena trascorsa: secondo una stima una casa su tre non è stata affittata con regolare contratto, evadendo così totalmente il pagamento delle tasse per l’immobile. Adesso dopo il congelamento temporaneo del redditometro si è cercato un nuovo strumento che consentisse un controllo al tappeto dei conti correnti degli italiani.

Il redditometro ha infatti avuto vita breve ed è stato messo in stallo a seguito del Decreto Dignità recentemente approvato in Parlamento. Con la nascita dell’evasometro quindi, si spera che non vi siano più rallentamenti alla lotta all’evasione.

Fisco: l’evasometro inizierà a controllare a breve i conti correnti

Dell’evasometro in realtà si sa ben poco nonostante sia in cantiere da più di sette anni. Nello specifico si conosce fin da quando il governo dell’epoca gestito da Mario Monti delineò le peculiarità di questo strumento denominato provvisoriamente “risparmiometro/evasometro“. Adesso dopo diversi anni, è uscito dalla fase di “work in progress” divenendo realtà. Ma cosa farà di preciso tale “arma”?

Con questo particolare strumento verranno analizzate le incongruenze tra le entrate e le uscite mensili all’interno di ogni carta di debito/credito dei cittadini, i soldi e le giacenze medie. Una volta che si sarà osservato un gap del 20-25% partiranno i controlli da parte della Guardia di Finanza.

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