A breve farà il suo definitivo ingresso la nuova connessione veloce. L’attesa è tanta, soprattutto perché siamo agli sgoccioli ormai: l’attivazione della rete per gli utenti privati dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2020 da parte di tutti gli operatori.

Questa connessione porterà una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle telecomunicazioni. Moltissimi settori saranno completamente rinnovato grazie al nuovo standard 5G, che si tratti di industrie e filiere produttive, fino ai progetti per le Smart Cities, le città del futuro. Per non parlare della “rivoluzione delle cose”, l’Internet of Things, che renderà animati anche oggetti ed elettrodomestici che finora risultavano passivi nell’utilizzo. Grazie all’IoT, si potranno controllare in autonomia interi impianti casalinghi (di riscaldamento, raffreddamento, impianti luci e audio) nonché anche gli elettrodomestici come forni e aspirapolveri hi-tech.

Un sovvertimento di dimensioni così grandi non potrà che avere un impatto notevole sulle tecnologie attuali. Questo implicherà che alcune frequenze, messe a disposizione per altri utilizzi, vengano spente per concentrare le energie sulla nuova connessione 5G.

Il 5G causerà lo switch off del 3G, in arrivo l’anno prossimo

La necessità di concentrare le risorse economiche e gli impianti fisici sul 5G determinerà presto lo switch off della vecchia rete 3G.

Per Tim, Vodafone, Wind e Tre sarebbe infatti insostenibile continuare ad investire su una tecnologia che attualmente risulta obsoleta e sarà ampiamente superata dall’arrivo del 5G. Inoltre, la copertura della rete 4G ormai è praticamente sovrapponibile a quella del suo predecessore, tanto che non risulta più indispensabile mantenerle in vita entrambe.

Diverso sarà il discorso per il 2G Edge: le sue frequenze saranno ancora ampiamente utilizzate per supportare la nuova rete 5G.

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