bug WhatsApp WhatsApp mette nuovamente in pericolo gli utenti. Alcuni utilizzatori hanno segnalato una strana situazione per quanto riguarda la gestione dei messaggi nelle chat. Ciò che potrebbe sembrare un fatto innocuo si trasforma in un vero pericolo scaturito dall’immissione di contenuti malevoli nelle discussioni con i contatti. Speriamo seriamente che non abbiate aperto la GIF sospetta che sta facendo il giro delle chat e dei gruppi. Si tratta di un’immagine animata che sfrutta una vulnerabilità non corretta per aggregare codice malevolo. Ecco cosa bisogna e cosa NON bisogna fare.

 

WhatsApp: si diffonde il panico per un’immagine che costa caro agli utilizzatori delle chat

Dopo la delusione per l’aggiornamento peggiore della storia WhatsApp arriva una notizia bomba che riguarda la gestione della sicurezza personale. La scoperta di una falla di livello rosso è stata diramata da un hacker di Singapore dopo un’analisi conclusasi lo scorso Agosto 2019. Il team di Menlo Park ha ricompensato l’utente che ha diffuso i dati su una GIF compromessa che sfrutta un bug nella libreria immagini “libpl_droidsonroids_gif.so”. Tale componente garantisce l’esecuzione di codice arbitrario di tipo shell, in grado di infettare i dispositivi con stringhe di attivazione remote.

Detto in termini più comprensibili, una semplice immagine animata riesce a mandare in crash il programma leggendo i codici per il restart ed avviando quindi spyware o malware insieme alla libreria. Così facendo il malintenzionato accede a dati personali, codici e password prendendo il controllo totale del dispositivo via DDos Attack.

Il problema è limitato ai dispositivi Android 8.1 e 9.0. La versione WhatsApp 2.19.244 ha sistemato definitivamente la questione. Qualora non lo aveste ancora fatto il nostro consiglio è quello di AGGIORNARE SUBITO l’applicazione alla versione più recente.

Articolo precedenteElettrico o Diesel: il carburante fossile batte le batterie
Articolo successivoWhatsApp: ecco il trucco per spiare il vostro partner in maniera legale