Sempre più spesso ci si imbatte in truffe telematiche, bancarie, telefoniche di ogni sorta. Oggi almeno un italiano su cinque rischia di essere truffato da uno dei tanti cyber-criminali. Gli hacker sono di fatto i nuovi malintenzionati 2.0, che hanno preso di mira tutto ciò che vi è di digitale su ogni utente. Adesso si sta diffondendo una truffa alquanto vecchia, ma che è nel nostro Paese soltanto dal 2015. Dopo un periodo di stasi, è tornata all’orizzonte, più pericolosa di prima. Viene definita “Sim Swap Scam” e la frode in questione porta alla clonazione delle schede telefoniche degli utenti per far sì che i criminali possano accedere ai conti correnti online della vittima.

Sim Swap Scam: come ci si può difendere?

Sim Swap Scam: questa truffa sta facendo decine di vittime fra tutti i clienti dei tanti operatori di telefonia mobile: da Tim, Vodafone, Iliad, Wind 3, Fastweb e molti altri. Quando la truffa è in atto, la linea telefonica sparisce all’improvviso e l’utente non è più abilitato ad effettuare o ricevere chiamate ne SMS.

Ma come funziona il tutto? L’hacker parte dalla falsificazione dei documenti della vittima prescelta, attraverso una precisa ricerca svolta online, e da lì chiama il gestore di riferimento richiedendo una nuova scheda direttamente in negozio, per non destare sospetti.

Con la nuova Sim attiva, il criminale si collega quindi all’app di home banking dell’utente e grazie all’autenticazione a due fattori, può accedere al conto per svuotarlo nella maniera che preferisce. Attenzione dunque: non appena notate movimenti strani, non solo sul vostro conto, ma anche con la vostra sim, correte dal vostro servizio clienti e avvertite la banca e le autorità competenti.

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