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I Mate 30 di Huawei sono ormai arrivati, o per lo meno sono stati annunciati dal colosso cinese. Per quanto siano stati diversi aggiornamenti hardware e software rispetto ai dispositivi delle versioni precedenti versioni, anche dei modelli della serie P30 presentati ad aprile, l’attenzione è tuttavia rivolta verso altro. Come ormai tutti avranno saputo, sui nuovi modelli mancano le applicazioni dedicate ai servizi di Google. Tale scelta è stata sostanzialmente obbligata per della decisione del governo degli Stati Uniti.

L’assenza di tali app è visto come un enorme malus tanto che il produttore si aspetta delle vendite minore rispetto al normale, anche se saranno comunque alte. Detto questo c’è comunque la volontà di sistemare la situazione tanto che Huawei è pronta per fare un passo importante. Nel momento in cui il divieto dovesse cadere allora in poco tempo le applicazioni dedicate ai servizi Google verrebbero installate.

 

Huawei e i servizi Google

La dichiarazione del CEO di Huawei, Richard Yu: “Da quando il divieto di maggio è calato, le vendite sono diminuite, ma ora si sta riprendendo molto rapidamente, quindi i consumatori adorano i nostri prodotti. Credo che possiamo vendere oltre 20 milioni con la serie Mate 30“.

L’obiettivo sbandierato ad inizio, ovvero prima del deterioramento dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, era di raggiungere e superare quota 300 milioni di smartphone spediti. Ovviamente c’è stato un ridimensionamento di questi numeri e col passare del tempo la fiducia di Huawei e del pubblico è risalita, ma l’altro obiettivo risulta difficilmente raggiungibile ovvero superare Samsung.

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