Sky addio streamingSky non ha mai avuto dei veri e propri concorrenti. Almeno questo era ciò che accadeva fino a non molto tempo fa. A partire da qualche anno a questa parte, infatti, lo streaming ha preso piede mosso da nuovi servizi online e dall’IPTV low-cost. In tanti scelgono di aderire alle nuove piattaforme.

Le preferenze si rispecchiano nei nuovi dati emersi dallo studio che ha consacrato la sconfitta del provider inglese dopo che questi si è rifugiato nella promessa di un nuovo tipo di servizio gratuito che sta facendo fortuna. Ma tutto questo non basta più. Ecco la situazione descritta dalla nuova analisi condotta dall’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano.

 

Sky sulla scia del fallimento: vincono i nuovi servizi in streaming scelti dagli italiani, la situazione a settembre

Si è calcolato che nel 2018 quasi un italiano su cinque (19%) ha scelto uno dei cosiddetti servizi “Subscription video on demand“, Trattasi di piattaforme che offrono l’accesso ad una serie di contenuti video accessibili tramite dispositivi mobile e casalinghi su richiesta di un abbonamento periodico. Una scelta incentivata anche dalla crescente qualità della rete oltre che da prezzi altamente competitivi.

Il confronto diretto con gli anni precedenti fa emergere un dato interessante. Nel 2017 il campione era rappresentato solo da un misero 7%. L’aumento su base annua è stato del 46% a fronte di un valore di mercato stimato in 177 milioni di euro. Il trend dei prossimi mesi decreterà un ulteriore record in vista dell’ingresso in scena del 5G e della banda ultra larga di tipo residenziale.

Stando alle previsioni le piattaforme registreranno un ulteriore incremento. Un valore tale da soppiantare le attuali piattaforme pay-TV entro fine anno. Un traguardo che negli USA è stato già raggiunto a danno delle emittenti TV locali via cavo. In Italia il processo di trasformazione potrebbe subire la medesima sorte. La centralità del processo si dovrà soprattutto agli smartphone.

L’Osservatorio Mobile B2c Strategy ha calcolato che ogni mese 32 milioni di utenti accedono ad Internet da telefono e tablet. Il tutto si traduce nell’82% della popolazione nazionale. Sempre più utenti sono orientati alla sostituzione del PC e della TV con il mobile per l’intrattenimento e lo streaming audio-video online oltre che per la gestione della posta elettronica e dei social network.

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