asteroidi-apophis-qv89

Lo spazio riserva ancora un fascino incredibile agli occhi degli scienziati. Nonostante gli studi effettuati che ne hanno mostrato numerosi retroscena (che fino a pochi anni fa erano soltanto fantascienza), c’è ancora molto da scoprire sull’Universo. Al momento però gli scienziati hanno fatto una scoperta che ha lasciato tutti “di sasso”. Il nostro Pianeta si troverebbe al centro di un traffico di corpi alieni che starebbero per passarci vicino. Stiamo parlando di asteroidi, e nello specifico di QV89 e Apophis.

Presentati dalla NASA durante la Conferenza sulla Difesa Planetaria, sono stati annunciate anche le soluzioni anti-impatto, qualora i due corpi diventassero un serio e concreto pericolo per l’umanità. Su una scala ipotetica infatti, i due corpi potrebbero costituire un rischio qualora entrassero in contatto con l’atmosfera terrestre.

Partendo da Apophis, si è visto che il suo diametro misura più di 340 metri e la sua distanza dalla Terra disterebbe soltanto 31.000 km. Si prevede il suo arrivo per il 2029 e gli scienziati stanno continuando ad osservarlo per studiarne il moto e le eventuali incongruenze che potrebbero accorrere nel corso degli anni.

QV89 invece, è un asteroide decisamente più piccolo. Con un diametro di “soli” 40 metri, passerà vicino al nostro pianeta ad una distanza di 6,7 milioni di chilometri. Anche in questo caso non si temono impatti con la Terra.

Apophis e QV89: le ultime novità dagli scienziati

Il rischio di impatto con la Terra è decisamente minimo, ma il contatto di Apophis con il nostro suolo preoccupa gli scienziati. Qualora dovesse entrare nell’atmosfera, le sue conseguenze sarebbero apocalittiche. L’energia sprigionata dal suo impatto supererebbe i 2500 megatoni, con danni profondi fino alla superficie del pianeta.

Tuttavia nonostante la paura, il suo passaggio è anche un’opportunità unica per gli scienziati. Grazie alla “vicinanza” potranno compiere studi più ricchi e dettagliati sul corpo alieno. Quello che spaventa inoltre sono proprio i campi gravitazionali, che potrebbero deviare il percorso prestabilito di un asteroide e portarlo in rotta di collisione.

QV89 invece, provocherebbe danni a livello locale. La sua probabilità di impatto è di circa 1 su 7000, mentre per Apophis si conta 1 su 100000. Restate connessi con noi per scoprire tutte le prossime novità e i futuri aggiornamenti.

Articolo precedenteElettrico migliore del diesel? Uno studio ribalta le convinzioni
Articolo successivoWind: ecco l’offerta senza pensieri con attivazione gratis